Giacca in pelle o in finta pelle?

Avete presente quella bella giacca in pelle, acquistata qualche anno fa, un piccolo investimento che vi siete concesse per qualche occasione particolare? Il regalo alla moda per una meritata promozione. Bene, tenetevela stretta, anche se la vostra coscienza vi fa eco con i sensi di colpa. Non c’è niente di meglio che recuperare e sfruttare un capo di abbigliamento durevole nel tempo come una giacca in vera pelle. Da quella acquistata nel mercatino vintage, a quella ereditata dalla mamma, insomma un capo recuperato e indistruttibile, ad oggi l’unica soluzione davvero sostenibile.

Pelle vegana

Acquistare una nuova giacca in pelle, però, è tutt’altra cosa. Non va d’accordo con l’amore per gli animali e il rispetto dell’ambiente, se si considera anche l’impatto climatico e ambientale generato da tutte le fasi per la sua realizzazione. Tra le alternative, la vegan leather. Un prodotto cruelty free, realizzato con materiali innovativi e sostenibili di origine vegetale, tra cui sughero, foglie di ananas e banano, bucce di mele o di altri frutti. Può essere realizzata anche con fibre di cellulosa o materiali sintetici come la microfibra, che si prestano ad essere lavorati per assomigliare alla pelle per aspetto e consistenza. Insomma una vera innovazione nel settore della moda, un passo in avanti verso la sostenibilità. Soprattutto quando all’amore per gli animali si aggiunge l’obiettivo di utilizzare materiali di scarto e rimettere in circolazione quello che sarebbe stato destinato al macero. Il tasto dolente è il costo, decisamente più elevato per una giacca in pelle vegana e anche sostenibile.

Ecopelle e similpelle

Ci sono poi, i prodotti in ecopelle, il cui nome può trarre in inganno, perché sono comunque di origine animale a tutti gli effetti, realizzati con la pelle di scarto dell’industria alimentare, trattata secondo un protocollo a basso impatto ambientale. Niente a che vedere, quindi, con la filosofia cruelty free. Poi ci sono gli articoli più economici ancora, realizzati con pelle sintetica o semilpelle. Nascono da tessuti naturali che vengono spalmati con resine poliuretaniche di natura petrolchimica, cioè plastica, o sono completamente sintetici per assomigliare alla pelle naturale o al cuoio.

Vera pelle e finta pelle, i pro e i contro

Volendo, quindi, fare un acquisto ecostenibile, di quale materiale dovrebbe essere fatta, allora, la nostra nuova giacca? Ad oggi, ogni materiale alternativo alla vera pelle prevede una serie di aspetti negativi, dai costi elevati all’uso dei materiali plastici impattanti per l’ambiente. Che dovrebbe farci riflettere anche sui possibili effetti tossici dei residui plastici rilasciati a contatto della pelle. E a considerare che anche i prodotti vegani possono fare uso di plastiche, in misura più o meno consistente. Senza sottovalutare, poi, la durabilità del prodotto moda realizzato con tutti quei materiali che per consistenza assomigliano alla pelle. Ma che non possiedono, almeno nella stessa misura, la caratteristica dell’elasticità che rende i capi in vera pella durevoli nel tempo, in grado di adattarsi ai cambiamenti climatici senza alcun problema. Al contrario, i prodotti di origine sintetica, tendono a rovinarsi nel giro di qualche stagione, a perdere il rivestimento superficiale, a sbriciolarsi.

Recycle

Nell’attesa che venga prodotto in laboratorio un tessuto con le stesse identiche caratteristiche della pelle, prendiamo in considerazione la nostra giacca in pelle vintage, l’unica che può davvero, al momento, meritare il podio nella gara della moda sostenibile. Se ne avete acquistata una anni fa non buttatela, cercate una brava sarta in grado di trasformarla secondo i vostri desideri. Cambiate i bottoni e le zip, usate gli accessori per renderla ancora più interessante. E se proprio avete intenzione di acquistarne una, prendete in considerazione l’idea del mercatino di merce usata, perché la giacca in pelle, di marca e di buona fattura, è uno di quei prodotti che, grazie alla sua durabilità, è più facile da trovare.

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